OUT OF THE RING #2

Con Sergej Bognanov

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    OUT OF THE RING #2
    L'unico Podcast autorizzato da Walter Simond!


    Harrison Hawkie Intervista...
    SERGEJ BOGNANOV.


    HH: Benvenuti al secondo numero di Out of The Ring dedicata ai protagonisti della Texas Wrestling Society. Io sono Harrison Hawkie e quest'oggi ho l'onore di intervistare il primo campione Confederato della TWS, Sergej Bognanov, conosciuto dai fan semplicemente come Sergej!

    SB: Privet Harrison. Onore mio fare parte a questa intervista

    HH: Passiamo alla prima domanda, probabilmente la più scontata ma che nessuno le ha ancora fatto, ovvero: Com'è essere campione? Sappiamo tutti la sua storia e il suo rincorrere questo traguardo ma ora che lo ha raggiunto cosa si prova?

    SB: beh...sapete ormai tutti da dove sono partito e tutta mia storia. Essere campione di TWS è qualcosa di...strano, ma meraviglioso.
    Sono passate poche settimane da quando ho vinto titolo, e forse ancora non ho realizzato pienamente cosa veramente successo. Essere campione di federazione cambia anche un poco tuo modo di essere...e tuo modo di pensare. Di certo vincere titolo a TWS mi ha reso più sicuro di miei mezzi. Mi ha fatto capire chi in realtà sono veramente: un vincente.

    HH: Ben 3 vittorie all'attivo contro i tre assi menzionati qualche giorno fa dal General Manager: Pargol, Lahart e Steppenwulf. Lei ha omaggiato i suoi avversari ma mi dica: Chi ha temuto di più tra questi tre e come si è preparato? Ha degli allenatori, collaboratori con cui ha pensato a delle strategie?

    SB: Tutti e tre miei avversari erano indubbiamente più esperti di me. Pargolo di D'Annunzio, a parte cazzate che dice, è secondo me ottimo luchador con ottimo potenziale. Lahart e Steppenwulf sono letteralmente due leggende di wrestling. Non parlerei di timore, ma prima di ogni match avevo consapevolezza che vittoria non sarebbe stata affatto scontata. Ma se vuoi sapere quando pensavo veramente che forse scoglio era troppo difficile di superare....è stato contro Aaron Lahart. Lui è una persona che, oltre ad essere molto forte su ring, fa di wrestling letteralmente sua esistenza. Una persona così forte e così ossessionata da wrestling...è sicuramente un avversario molto difficile di battere.
    Non mi sono serviti allenamenti e strategie. Non ho avuto allenatori, brat. Soltanto un amico, di nome Michael...lui mi ha portato a wrestling, lui fa mi ha fatto prendere consapevolezza di miei mezzi...lui mi ha aiutato ad accendere fuoco dentro di me. Questa è stata mia arma vincente: non preparazione fisica, ma mentale.

    HH: Che a quanto pare è stato ciò che è mancato a Steppenwulf a Back To Violence, aver sottovalutato se stesso più che l'avversario. La fame di vittoria ha avuto un ruolo predominante! Se le va, può raccontarci qualcosa di Michael, come vi siete conosciuti...

    SB: Dopo alcuni anni da mio arrivo a New York, ho iniziato a fare qualche giornata di lavoro come muratore. Michael era mio collega, lavorava con me. Durante lavoro parlavamo sempre...ci confidavamo vicenda. La sera, poi, dopo lavoro, andavamo a bar frequentato di est europei principalmente,chiamato "Vladivostok", per bere un paio di birre.
    Mi ha aiutato tantissimo. Mi ha fatto capire mio potenziale ...cosa veramente avrei potuto fare su ring.
    Davvero. Se ho questa ora... alza leggermente la cintura
    Lo devo soprattutto lui.

    HH: Ma come è scattata la scintilla del wrestling? Prima di allora lei oltre a non aver praticato non aveva mai seguito la disciplina, o sbaglio?

    SB: quando ero a Russia, non c'era modo di vedere wrestling americano, perché non arrivava segnale. Ogni tanto, durante anni 90, guardavo qualche federazione sovietica in TV. Ma non era assolutamente mio interesse.
    Quando sono arrivato ad America ho iniziato a seguire alcune di federazioni più importanti...tra cui NWR.
    La scintilla è scattata però grazie a mio amico. Lui aveva conoscenze in federazioni a New York. Un giorno mi ha detto "sei forte , alto 2 metri...perché non provi ?"
    Dopo 1 match vinto a NY...ho capito che quella poteva essere mia strada

    HH: Torniamo un attimo indietro, ovvero lei ha battuto tre tra gli avversari più temibili in TWS eppure raramente si fa menzione al suo match di esordio alla Battle Royal in cui è stato sconfitto da Kevin Mackall. Si è parlato molto lo scorso mese di Kevin e della sua stable e volevamo avere un parere da lei sul Wrestler in questione e sulla situazione che è andata via via precipitando. È libero di rispondere oppure no, non si preoccupi non me la prendo se non vuole sbilanciarsi

    SB: Dopo battle royal...e dopo suo match contro Lothar...pensavo che Kevin fosse uno dei top contendenti a titolo. Ma suo atteggiamento in settimane seguenti...mi ha fatto cambiare totalmente idea su di lui. Dopo alcuni mesi posso dire che gente come Mackall e suoi amici non sia adatta ai standard di TWS...e alla fine penso che loro abbandono sia stato un bene per tutti, loro stessi compresi

    HH: Il livello attuale in TWS è molto alto. Resta che Kevin ha vinto un solo match battendo proprio lei che è l'attuale campione. Uno strano scherzo del destino! Se avesse gestito meglio il confronto con i fan forse ora staremo parlando di un probabile match titolato tra lei e Mackall. Ma tornando ai fan, nello scorso show lei ha detto a Klose una frase molto forte che è rimasta impressa nelle menti di tutti noi: "Forse avete attirato voi i fan sbagliati". Wow... Può spiegarci meglio quello che voleva dire?

    SB: Semplicemente: TWS è federazione di wrestling, e io sono un wrestler...e da quando sono qui, sono sempre stato a Main Event ed ho sempre vinto match singoli...perciò penso di aver fatto mio dovere di lottatore. Con Pargol, Aaron e Lothar abbiamo regalato a fan incontri memorabili, dove ognuno di noi ha speso anche ultima goccia di sudore.
    Cosa si pretende di più?
    Io capisco che a fan piace promo divertente, scenette particolari a backstage ...ma penso che in federazione di WRESTLING non sia cosa più importante. Importante è quello che si fa e ottiene su ring: il resto va secondo piano.
    Perció se a parte di fan non interessa o interessa meno quello che si fa su ring...allora dovrebbero guardare altra cosa.
    E, sinceramente , non mi aspettavo da ex lottatore di grande livello come Klose una critica del genere. E dopo quello che ho fatto in questi mesi a TWS...penso anche di non meritarmela

    HH: Lo stesso Klose che lo ha scelto nel mini torneo per il Confederation Title, sintomo che comunque credeva e crede in lei... Tornando a noi, la poca presa con il pubblico è una critica che le muovono ahimè gli stessi fan della TWS sui vari social media non mettendo, ed è da sottolineare, mai in discussione le sue capacità sul ring. Quello che le chiedo quindi è come lei stia vivendo ed elaborando queste critiche e soprattutto, come si sta godendo il fatto che lei è, alla fine dei conti, il campione della TWS!

    SB: fissa Harrison negli occhi, in silenzio, per qualche secondo Non è stato Klose di credere in me. Se ho partecipato a torneo è perchè sono arrivato fino a fine di Battle Royal. Se fossi stato eliminato primo, non avrei di certo partecipato. E poi...forse non sei abbastanza onesto di ammettere errori di tuo capo...ma ti ricordo, e vi ricordo, che Klose ha spianato strada non a me, ma a suoi amici di ECF. Io ho dovuto conquistarmi posto altorneo. Io, questo sbatte la mano sulla cintura ho conquistato solo con mie forze e sacrifici.
    si mette la cintura in spalla
    Vi ho detto che di critiche non mi frega cazzo. Beh...in realtà non è proprio così. Perchè mi da fastidio essere criticato dopo tutto quello che ho fatto. Però, alla fine, fin quando avrò questo alza la cintura...penso che potrò sorvolare su critiche sorride
    Se ti chiedi come mi sto godendo mia vita di campione...beh... sto continuando mia stessa vita di prima. Una vita semplice, senza troppo lusso...con qualche sfizio di più, e con consapevolezza di aver finalmente trovato mio posto in mondo.

    HH: Grazie mille Sergej di essere stato ospite di Out of the Ring, ti auguro un buon proseguimento di carriera e un lungo regno da campione. Grazie ancora e alla prossima puntata!

    SB: Grazie a te. A prossima intervista Harrison.
     
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